Concerto per voci e percussione corporea ispirato ai canti V e VI dell’Inferno di Dante
Il verso non dimentica di essere stato un’arte orale
prima di essere un’arte scritta,
non dimentica di essere stato un canto.
(J. L. Borges)
Concerto per voci e percussione corporea ispirato ai canti V e VI dell’Inferno di Dante
La potenza e la sonorità del verso dantesco sono alla base di un movimento scenico che esplora timbriche e ritmiche del corpo e della voce generando molteplici soluzioni espressive
In scena: Roberto Caruso, Cristina Minoja, Daniele Pinato